giovedì 27 dicembre 2012

Vita di Pi

Vita di Pi era un film che attendevo da tanto tempo, ovvero da quando in un pomeriggio di fine luglio uscì il primo trailer, da allora ho letto il libro di Yann Martel, ho visto nuovi trailer e altro materiale e ieri sera finalmente ho visto il film in 3d in una sala per mia soddisfazione, gremitissima.
Ne è valsa la pena, un film ottimo, la storia di Pi è variamente interpretabile, un'avventura con un tocco importante di spiritualità, una metafora della vita su Dio, il racconto di un folle. Io credo alla versione di Piscine Molitor Patel. Pi è figlio del gestore di un zoo a Pondicherry, nell'India francese, ha un fratello, una madre, una famiglia normale. Per ragioni economiche e di opportunità di lavoro il padre prende la drastica decisione di vendere gli animali e di trasferirsi nel Canada francese. Durante il viaggio una tempesta di immense proporzioni faranno naufragare la nave. Pi si ritrova nella scialuppa con Richard Parker, una meravigliosa e temuta tigre del bengala. La vera avventura comincia adesso, una ragazzo solo con un carnivoro di più di 300 chili, una sfida per la sopravvivenza che metterà in dubbio i suoi principi morali e non solo.
Ang Lee con coraggio insolito per un autore già affermato, con questo film si è rimboccato le maniche e con umiltà ha affrontato un progetto a suo modo mastodontico: riprese in mare, numerosi animali, grandi spazi, alto budget, ma non ha sfigurato, anzi, il risultato è ottimo, il 3d per una volta è fondamentale usato in tutte le sue potenzialità e per un film di poco più di due ore è anche sopportabile senza difficoltà. Il tema principale è rappresentato con maestria: le religioni monoteiste, cristianesimo e Islam, e l'induismo si uniscono in una sola e possono convivere insieme, secondo Pi.
Provando una seconda lettura più profonda Pi deve superare i suoi principi morali per poter vivere ancora, esemplare è in questo proposito l'episodio dell'uccisione del pesce che lo vede costretto a mangiare la carne di fronte ad una fame atavica e soprattutto ad uccidere, lui così amante degli animali e vegetariano, poi la estesa scena sull'isola - oasi, dove l'apparenza cela una tremenda verità da scoprire.
In conclusione un film pieno di emozioni dove l'uomo e la natura si alleano per sopravvivere contro le avversità immersi in una natura da sogno.

Voto: 8.5

Giorgio Barison

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